lundi 13 mai 2013

Per una correttezza etica di fronte all’impostura artistica




R E – E V O L U T I O N

V  E  N  E  Z  I  A 


Per una correttezza etica di fronte all’impostura artistica




Re-évolution Venezia è nata, 5 anni fa, in reazione alla deriva speculativa all’interno della quale s’iscrive ormai l’Arte, e più precisamente l’Arte contemporanea, per iniziativa di Karine Trotel, giornalista.

L’avidità di gloria e denaro sta invadendo l’universo artistico al punto da divenire la motivazione prioritaria e principale di una grande maggioranza: coloro che per aver trovato ed avuto una buona idea, aver saputo come esprimerla e venderla al pubblico più abbiente, ed essendo stati perciò riconosciuti come oggetto di speculazioni finanziarie, pertanto mediatiche, pretendono di essere ed essere definiti “artisti”. Questo a discapito di tutto il creare Arte che cerca invece di produrre un’opera unica, fruita e fonte di un percorso plastico, intellettuale ed emozionale importante, sia per il creatore che per l’osservatore.

È, molto difficile anche per lo spirito distinguere l’opera d’arte dall’elaborazione marketing in grado di convincere. Dal momento in cui l’oggetto fa parlare di sé, crea sorpresa mediatica, riscuote cioè un effetto sul “grande pubblico” e il rincaro finanziario degli investitori (*).
(*) tra parentesi, investitori che, di colpo, sentono di avere autorità come “collezionisti d’Arte”, e si apprestano ad entrare in questa grande famiglia, discolpandosi di tutto quel che già è stato giustificato …

Marcel Duchamp si starà rivoltando nella tomba !

Per non aver misurato la portata del proprio passo, quando nel 1913, per provocare l’autorità borghese e l’ordine stabilito, introdusse i suoi ready-made all’interno dei musei – altrimenti detti come “objecs trouvés”, “oggetti preconfezionati” – spogliati da tutto il percorso artistico, qualificati come opera d’Arte soltanto perché esposti in un museo. Certo, ricorrendo a quest’artificio, dimostrò il proprio genio nel maltrattare l’autorità borghese, nel trasgredire norme e codici, oltre che valicare l’Accademismo.

Ma dimostrerà così bene che la rigida borghesia, che aveva provocato allora, vive nell’artificio e l’effetto ottenuto sarà la migliore espressione dei suoi borghesi valori : apparenza, gloria e denaro facile, presi alla lettera.

Cento anni dopo i primi ready-made, è infatti la stessa borghesia a sostenere ed aver sostenuto ancora i tanti imitatori con i quali la trasgressione è in tutti i sensi divenuta norma… ma una trasgressione giocata al rilancio, senza spirito e senza storia, senza contesto e senza limite, vuota, senza altro che non sia il far parlare di sé e, si noti, ben lontana dal genio e dallo spirito di Duchamp…

Lontano dal volersi soffermare su quest’evoluzione, che ha spontaneamente avuto corso nella storia dell’arte – oggi denominata “Arte Contemporanea” – affiancando gli avvenimenti in ogni ambito, tanto da divenire anche la storia del Mondo attuale, Re-évolution Venezia propone di arricchirla, dimostrando che, se “l’Arte Contemporanea” segna prima di tutto quest’evoluzione, ne esiste una seconda, parallela, una ri-evoluzione che si è affermata in reazione alla prima, e che si attiene a rimanere umile mentre la precedente rimane sotto ai riflettori; una ri-evoluzione guidata da alcuni Artisti, alla ricerca di discrezione, indipendenti ed integri, che sono stati  condotti da percorsi personali profondi ed umani, ad una visione ispirata da motori ben più intimi ed importanti, cercando di donare al mondo un’opera potente ed unica, e per questo nel momento in cui sentono d’aver raggiunto successo e la notorietà, cercano di proteggersi evitando di giocare d’azzardo attraverso i media, disposti anche al ritiro definitivo dal mondo dell’Arte.

Questi Artisti sono sempre più numerosi e difendono tutti una posizione, una correttezza ed un’etica dell’Arte.
Si sono resi spesso manifesti a Venezia, nel contesto delle ultime biennali, proprio perché provenienti da tutto il mondo ma sempre caratterizzati dalla stessa attitudine: notevoli difficoltà nel mostrare loro stessi invece delle loro opere, e ferma chiusura con la quale isolarsi da un mondo falsato dall’avidità, malgrado le lodi ed il riconoscimento di cui erano stati fatti oggetto, cercando più volentieri di scoprire gli uni gli altri, organizzando la loro ri-evoluzione dell’”Arte Contemporanea”, con umiltà e fermezza.

È di questi artisti e soprattutto della loro storia, dei loro percorsi, della loro rivoluzione, che Re-évolution Venezia desidera essere portavoce, rispettando la discrezione che cercano di conservare e inseguendo il modo migliore di metterli tutti in contatto con il vero pubblico di amatori, semplici amanti dell’Arte, che non verrebbero in tal modo privati della ricchezza che questi artisti trasmettono al mondo, soltanto per ammirarla o per acquistarla.

Re-évolution Venezia si cimenterà dunque nel presentare sempre ciascun artista nell’ambiente più congeniale al suo desiderio d’incontrare il pubblico e nel rispetto della decisione del medesimo, al fine di offrire al pubblico stesso la miglior vicinanza possibile all’opera esposta.

Essendo Re-évolution Venezia nata a Venezia, la prima mostra di ciascun artista avrà sempre luogo a Venezia, prima d’essere presentata in un’altra città.

Moltiplicando i luoghi d’esposizione, scelti in accordo con l’artista, Re-évolution Venezia cerca di offrire all’opera la possibilità d’essere esposta al cospetto di diversi tipi di pubblico, diverse sensibilità, diverse culture, diverse aspettative, diverse conoscenze, etc. che riconoscendola come opera d’arte per le sue qualità artistiche, plastiche, tecniche, emozionali, la considereranno come unica e quindi pulita e cercheranno di appropriarsene, arricchendosi a loro volta, attraverso  la loro stessa interpretazione, di un valore soggettivo, personale e quindi umano…

Colui che osserva un’opera d’Arte, avendola riconosciuta come tale sin dal principio, opera lui stesso un percorso personale, profondo ed umano, grazie a ciò che essa stessa gli trasmette, variabile a seconda della sua cultura, del suo livello di conoscenza, della sua sensibilità, delle sue aspettative,  ed è questo percorso che comincia dallo sguardo sull’opera donando all’opera stessa il suo valore principale: l’arricchimento umano, ben prima del valore economico o della notorietà dell’artista.

Coltiviamo dunque questi diversi percorsi con tutta la distinzione e l’acume che essi stessi esigono. 

vendredi 10 mai 2013


R E – E V O L U T I O N

V  E  N  E  Z  I  A 

  

pour une posture éthique face à l'imposture artistique

  

Re-évolution Venezia est née, il y a 5 ans, en réaction à la dérive spéculative dans laquelle s'inscrit désormais l'Art, et plus précisément l'Art contemporain, à l'initiative de Karine Trotel, journaliste. 

Son constat avait déjà établi, il y a 8 ans, que l'avidité de gloire et d'argent a envahi le monde de l'Art au point qu'elle est devenue la motivation prioritaire et principale d'une grande majorité de ceux qui se prétendent et se font appeler "artistes" dès lors qu'ils ont une bonne idée, savent l'exprimer pour la vendre aux plus riches et qu'ils sont reconnus objets de spéculations financières, donc médiatiques, indécentes… et ce, au détriment de toute démarche artistique qui cherche à produire une œuvre unique, à la fois fruit et source d'un parcours plastique, intellectuel et émotionnel important, autant pour celui qui la met au monde que pour le monde qui la reçoit.    

Il est, par conséquent, très difficile même pour l'esprit avisé de discerner l'œuvre d'Art de l'élaboration marketing qui réussit à convaincre que du moment que l'objet fait parler de lui, crée la surprise médiatique, l'effet auprès du "grand public" et tout logiquement l'enchère financière d'investisseurs (*), il s'agit d'une œuvre d'Art. 
(*) entre parenthèses, investisseurs qui, pour le coup, se sentent faire autorité en tant que "collectionneurs d'Art", et à entrer dans cette grande famille, pour se blanchir eux même de tout ce qu'ils blanchissent déjà......

Marcel Duchamp doit se retourner dans sa tombe !... 
.... de n’avoir pas mesuré la portée de sa démarche, lorsqu’en 1913, pour provoquer l’autorité bourgeoise et l’ordre établi, il introduisait dans les musées ses ready-made – autrement dit “objets trouvés”, “objets déjà faits” – dénués de toute démarche artistique, les qualifiant d’œuvres d’Art parce qu’ils les exposaient dans un musée.
Certes, en ayant recours à cet artifice, il démontra son génie à maltraiter l'autorité bourgeoise,  et aussi à transgresser les normes et les codes, ainsi qu'à bouleverser l'Académisme.
Mais il le démontra si bien que la rigide bourgeoisie, qu’il provoquait alors, vit dans l'artifice et l’effet obtenu la meilleure expression de ses valeurs bourgeoises : apparences, gloire et argent faciles, et le prit au pied de la lettre...
Cent ans après les premiers ready-made, c'est en effet cette même bourgeoisie qui a soutenu et soutient encore tant d’imitateurs que la transgression en tout genre est devenue la norme... mais une transgression de pure surenchère, sans esprit et sans démarche, sans cadre et sans limite, vide, sans autre but que de faire parler d'elle et, est-il besoin de le noter, bien loin du génie et de l'esprit de Duchamp...

Loin de vouloir s'appesantir sur cette évolution, imposture déjà suffisamment pesante qu'a suivie spontanément l'histoire de l'Art - que désigne aujourd'hui la dénomination "Art contemporain"- et que tout le monde a accompagnée car elle est aussi l'histoire du monde actuelle, Re-évolution Venezia propose de l'enrichir en montrant que, si "Art contemporain" désigne avant tout cette évolution, il existe une seconde évolution, parallèle, une re-évolution qui s'est faite et affirmée en réaction à la première, et qui s'acharne à rester humble autant que la première évolution veut être sous les feux de la rampe ; une re-évolution menée par des artistes, en recherche de discrétion, car indépendants et intègres, dont le parcours personnel profond et humain aboutit à une vision inspirée par des moteurs bien plus profonds et importants que le succès et l'argent, cherchant à livrer au monde une œuvre puissante et unique, et qui dès lors qu'ils sentent qu'ils rencontrent le succès et la notoriété, cherchent à s'en protéger en évitant toute surenchère à travers la médiatisation, quitte à se retirer du monde de l'Art définitivement.
Ces artistes, humblement et simplement conscients des priorités de l’Art et de la mission humaine qu’est celle de l’artiste, sont de plus en plus nombreux ; ils défendent tous une vraie position, une posture pour une éthique de l'Art.
C'est à Venise, dans le cadre des dernières Biennales que nous les avons le plus souvent rencontrés, venant du monde entier mais ayant toujours la même attitude : nous avons pu observer leurs difficultés à se montrer eux-mêmes plutôt que de montrer leurs oeuvres et leur fermeture malgré l'engouement et la reconnaissance dont ils étaient l'objet, pour s'isoler de ce monde faussé par l'avidité, recherchant plus volontiers à se découvrir les uns les autres, organisant leur re-évolution de l'Art contemporain, avec humilité et fermeté.

C'est de ces artistes-là et surtout de leur histoire, de leur parcours, de leur re-évolution que nous souhaitons être les porte-paroles à travers Re-évolution Venezia, en respectant la discrétion qu'ils souhaitent conserver et en cherchant le moyen le plus juste de les mettre tout de même en contact avec le vrai public des amateurs d'art, simples amoureux de l'art ou clients et collectionneurs, qui ne sauraient être privés de la richesse que ces artistes transmettent au monde, que ce soit pour l'admirer ou pour l'acquérir. 

Re-évolution Venezia s'attachera donc toujours à présenter chaque artiste dans l'environnement qui est le plus en accord avec son désir de rencontrer le public et dans le respect de sa démarche, afin d'offrir au public la proximité la plus juste possible avec son œuvre. 

Re-évolution Venezia étant née à Venise, la première exposition de chaque artiste aura toujours lieu à Venise, avant de se déplacer dans une autre ville et/ou dans un autre pays. 

En multipliant les lieux d'expositions choisis en accord avec l'artiste, Re-évolution Venezia cherche à offrir à l'oeuvre la possibilité de s'exposer aux regards de divers publics, diverses sensibilités, diverses cultures, diverses attentes, diverses connaissances, etc. qui parce qu'ils la reconnaîtront comme oeuvre d'Art par ses qualités artistiques, plastiques, techniques, émotionnelles, etc, la considéreront comme unique et donc propre, et chercheront à se l'approprier, l'enrichissant à leur tour par leur interprétation d'une valeur subjective, personnelle et donc humaine.... 

Celui qui regarde une oeuvre d'Art, qu'il a reconnu comme tel au départ, opère lui aussi un parcours personnel, profond et humain, par ce qu'elle lui envoie, qui varie selon sa culture, son niveau de connaissance, sa sensibilité, ses attentes... et qui complète celui de l'artiste... 
... et c'est ce parcours qui commence par le regard sur l'oeuvre qui donne justement à l'oeuvre d'Art sa valeur principale... l'enrichissement humain.... bien avant sa valeur d'investissement ou de notoriété de l'artiste.
Cultivons donc ces divers parcours avec toute la distinction et la finesse qu'ils exigent...